Charles Frederick Worth


Charles Frederick Worth, nato in Inghilterra nel 1825, aveva svolto il suo apprendistato in due notissime ditte di tessuti londinesi prima di recarsi a Parigi all’età di vent’anni nel 1845. Qui era stato assunto come assistente alle vendite da Gagelin, uno dei più importanti magazzini di moda della città, specializzato in scialli di cachemire e ricami indiani. Worth fu incaricato di occuparsi del reparto “scialli e mantelli” e qui cominciò ad introdurre la prima innovazione: quella di presentare i capi utilizzando come modella una commessa del reparto che sarebbe diventata poi sua moglie. Per far risaltare gli scialli proposti Worth realizzò semplici abiti bianchi con la crinolina che le clienti notarono e richiesero. Da qui ebbe origini un piccolo reparto di confezione. La Maison Gagelin partecipò a diverse Esposizioni Universali di Londra e Parigi guadagnando riconoscimenti ufficiali, ovviamente gran parte del merito era da attribuire a Worth che nel frattempo era diventato socio con il proprietario. Alla fine i soci entrarono in conflitto e il sodalizio si sciolse.


Worth aprì un suo atelier  in rue de la paix a Parigi, la maison offriva diversi servizi: innanzitutto vendeva stoffe e proponeva abiti esclusivi progettati da Worth confezionati su misura secondo le modalità imposte dalla creatività del couturier . L’alta borghesia costituiva la maggioranza della sua clientela, di cui seppe conquistare la stima al punto da ottenere l’incondizionata fiducia, riuscì ad imporre, per la prima volta nella storia, le proprie idee alle dame. Fu questa la nascita dell’Haute Couture. Worth fu il primo a dividere la moda in stagioni ed a fornire i cartamodelli delle sue creazioni sul mercato, evitando così qualsiasi imitazione.

Il mondo che cominciò a rivolgersi a Worth ruotava intorno alla corte del Secondo Impero e ai gusti dell’imperatrice Eugenia divenuta nel 1853 consorte di Napoleone III. Una società ricca, opulenta e amorale cercava di dare al proprio denaro un’immagine che fosse capace di rendere visibili innanzitutto i propri trionfi. La crinolina, la sottogonna rigida, assunse proporzioni sempre più esagerate per adeguarsi al desiderio di ostentazione che percorreva la società parigina. Con l’arrivo della crinolina in acciaio o ossa di balena facile da indossare le gonne si fecero sempre più larghe. Worth si inserì in questa moda senza modificarne la foggia, ma proponendo vestiti più semplici rispetto a quelli degli altri couturieres di lusso. La sua lunga esperienza in campo tessile e la conoscenza della sartoria inglese divennero le basi per abiti in cui tessuto e forma erano sempre strettamente correlati e il taglio costituiva una struttura perfetta su cui poteva essere applicata ogni tipo di decorazione senza intaccare la vestibilità del capo.

Per raggiungere il successo era necessario conquistare l’Imperatrice e le sue dame. L’obiettivo fu raggiunto nel 1860 quando Marie Worth vestita con un abito del marito, fu mandata a sottoporre i figurini di un album di modelli alla principessa Pauline, moglie dell’ambasciatore austriaco. L’interesse suscitato nell’imperatrice aprì al couturier la porta dell’alta società che cominciò a frequentare la Maison e segnò il suo definitivo successo. In foto l’imperatrice Eugenia indossa un abito di Worth in un famoso dipinto di Winterhalter, pittore in voga nelle corti europee.

Nel 1864 Worth divenne fornitore ufficiale degli abiti da sera e di rappresentanza dell’imperatrice. Per Eugenia la cui passione per le passeggiate era messa in difficoltà dalla lunghezza e dall’ ingombro delle gonne alla moda: Worth a tolse dall’impaccio creando un abito il cui orlo si fermava alla caviglia. Il modello era costituito da una sottoveste corta e una sopraveste drappeggiata. In foto l’imperatrice con l’abito da passeggio.

Mentre l’ innovazione dell’abito passeggio aveva un contenuto di tipo funzionale, la seconda ebbe un grande peso nello sviluppo della moda: egli intervenne sulla forma della crinolina che raggiunge la sua massima ampiezza intorno al 1865. Se non si poteva più ampliare, significava che era giunta l’ora di ridurre. La ridusse drasticamente sul davanti, spostando l’ampiezza sul dietro trasformandosi in un sellino di crine rigido, la tournure. Il risultato fondamentale fu quello di modificare la silhouette femminile: il davanti cominciava ad aderire al corpo e il dietro si avviava ad assumere forme decorative sempre più complesse.

Worth assunse il compito di arbitro unico del gusto e della moda, capace di essere l’autentico interprete estetico delle diverse necessità sociali e mondane. L’abito doveva mutare foggia per assecondare l’evoluzione sociale, ma doveva anche continuare a richiedere metri e metri di tessuto, di nastri, di passamanerie. Di conseguenza, il couturier ridusse il busto con un effetto vita alta, definito “Josephine”. La sopragonna si avvolse con vari effetti di drappeggio intorno ai fianchi e fu decorata con applicazioni di fiori, balze, frange e nastri.

Worth propose un tipo di abito totalmente nuovo, il modello chiamato princess deve il suo nome all’imperatrice Eugenia. Era realizzato in un solo pezzo, eliminando la divisione fra gonna e corpetto. In esso il punto vita non era segnato da cuciture ma da pinces verticali mettendo in risalto il busto e i fianchi, struttura longilinea dall’aspetto corazzato. Di moda intorno al 1880 può essere considerato un precursore dello stile seducente del diciannovesimo secolo. 

Gli inizi del 1900 segnalarono una serie di cambiamenti nella Maison Worth e nel suo gusto: Jean-Philippe, il figlio maggiore che lavorava nell’atelier assunse la maggior parte de compiti creativi e si assistette a nuove trasformazioni di foggia e di decorazioni. Comparvero inclinazioni orientali che da tempo stavano influenzando la cultura artistica d’avanguardia. Per esempio impiego di tessuti a petali o fiori di crisantemo, motivi floreali isolati, concessioni anche al nascente gusto dell’art nouveau . La gonna fu alleggerita di tutti gli elementi di decoro che la tagliavano orizzontalmente e prese una forma a campana.


Charles Frederick Worth morì nel 1895. Per diversi anni la maison continuò ad essere uno dei  punti di riferimento privilegiati dell’alta società. Gli eredi Worth le conservarono una posizione di preminenza fino alla fine degli anni Venti. Per arrivare al massimo del successo Worth aveva operato con impegno, consapevolezza e sapienza non solo realizzando abiti perfetti sia dal punto di vista del gusto che della realizzazione, ma anche costruendo dal nulla il personaggio del couturier.










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